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Scacchi e letteratura (1) - INTRO - Scacchi e letteratura (2): QUADRO SINOTTICO
De Vet Charles e Katherine MacLean - LA SECONDA PARTITA
titolo originale: SECOND GAME, Astounding, march 1958
(I ed. it. su Il Grande Libro della Fantascienza. Società del Futuro. Romanzi brevi degli anni '50 - Edgar, Interno Giallo Editore, Milano 1992. Traduz. di Silvia Ascoli)
La Seconda Partita è un romanzo breve scacchistico, con nomination al Premio Hugo 1959.
"I'll beat you the second game!"
LA TRAMA
ROBERT O. LANG è maestro di scacchi, in simbiosi cerebrale con l'annotatore, una protesi-computer. Egli è in missione su Velda. Suo compito è scongiurare la possibilità di una guerra fra Veldiani e Confederazione dei Diecimila Mondi. Data la condotta offensiva dei terrestri nel primo contatto, i Veldiani sono diventati ostili. Gli abitanti di Velda sono umani ma ermafroditi, o meglio parte del tempo femmina e parte maschio. Popolo franco e leale, si sono evoluti secondo un rigidissimo codice guerriero privo di compromessi, basato su orgoglio e onori, e si preparano alla guerra totale con preoccupanti probabilità di vittoria. Travestito da mercante O. Lang riesce a sfidare i più grandi giocatori nei pressi della cittadella-capitale. Egli perde sempre la prima partita, che gli serve per comprendere l'avversario, e vince sempre la seconda, quella che vale. La sua fama si spande, e arriva il capo veldiano KALIN TROBT, fortissimo giocatore. Trobt viene sconfitto, ma capisce che O. Lang è una spia e lo fa catturare. Per il terrestre non ci sarà altra sorte che un'onorevole esecuzione. Ad O. Lang restano pochi giorni di prigionìa, sulla fiducia, a casa di Trobt per cercare una convergenza di vedute col veldiano. Ma questi, pur diventandogli amico, respinge per mentalità acquisita ogni accenno di negoziato. La missione di O. Lang sta per fallire, ma osservando Yondl il terrestre ha un'intuizione ed escogita la soluzione del problema diplomatico, basata sulla biologia delle donne veldiane. |
L'antologia Edgar contiene 10 romanzi brevi degli anni Cinquanta, fra cui La Seconda Partita.
La prima volta che lessi questo romanzo breve, scrissi innocentemente questi appunti:
"Dopo un originale inizio scacchistico, con ottimi risvolti psicologici c'era, secondo me, la possibilità di sviluppare un'opera di respiro ampio e soddisfacente; invece ho avuto, ed è un peccato, la netta impressione che nella seconda parte il romanzo sia buttato giù in maniera veramente affrettata. Ad ogni modo sono notevoli le descrizioni dei tratti psicologici che si riflettono nello stile dei vari giocatori, e di alcuni momenti di gioco". |
Tenete a mente, perché a fine scheda ci ritorneremo.
Il romanzetto è comunque carino, scorre bene, anche se è veramente strano quest'ermafroditismo a tempo dei Veldiani. Comunque in fantascienza, si sa, c'è sempre la sospensione della credulità in merito a quelche cosa.
Quanto all'annotatore nel cervello di O. Lang... ancora una volta la fantascienza anticipa la realtà. Andate su Google, e cercate del recentissimo microchip neurale innestato pochi giorni fa dal prof. Vassanelli ai malati di Parkinson: questa connessione bidirezionale chip-neuroni potrà essere usata anche dai sani per potenziare le attività cerebrali di ciascuno!
RUOLO DEGLI SCACCHI
Gli scacchi sono molto importanti. Scacchi in senso lato, stavolta.
GLI SCACCHI-PUTKIA Gli scacchi-putkia si giocano su una scacchiera 13x13, con 26 pezzi ciascuno, rossi o neri, le putkie . Non so che forma abbiano, e gli autori non ne descrivono gli spostamenti; ma certo una di esse fa la mossa del Cavallo, ma anziché di tre caselle per due, salta 4x2, come la Giraffa degli scacchi eterodossi. Cosa interessante, ciascuna delle 169 caselle del tavoliere modifica il valore dei pezzi che ci atterrano, secondo due scale diverse, una per l'attacco e una per la difesa! Il che rende tutto molto più complicato degli Scacchi Fide. |
Scacchi d'ambientazione, ovviamente. O. Lang sfida - o meglio, provoca i Veldiani - esponendo sul suo stand uno strambo cartello che recita "I'll beat you the second game" , tradotto in italiano in modo molto meno provocatorio con "La seconda partita è quella che vale".
Eh no! Per rendere il messaggio subliminale, ci voleva qualcosa di più irridente, che so, come se io se io dicessi a ciascuno di voi lettori "La seconda volta ti straccio, dilettante!"
Va bè. I Veldiani abboccano, spinti dal senso dell'onore. Non possono farne a meno, sono gente individualista, di indole guerriera. Ricordano un po' i Ruml del capolavoro di Gordon Dickson Esche nello Spazio.
Dapprima gli amatori, poi i maestri, poi Trobt, tutti sono provocati ad accettare la sfida quasi offensiva. In casi come questo è in palio non tanto la piccola posta in danaro, quanto l'onore, come in tutte le partite di scacchi in tutti i caffè dell'Universo.
O. Lang batte tutti i migliori.
Giocava molto meglio del vecchio. Aveva un buon attacco a maglie strette, con una discreta padronanza dei valori, ma il suo punto debole venne fuori presto, quando lo vidi esitare nel fare una semplice mossa difensiva. Non era bravo nella strategia della ritirata e della difesa, o non era adatto ad esse per carattere. Non sarebbe stato in grado di tenere testa a un mio improvviso incalzare i avanti, decisi. |
Poi viene il turno di Kalin Trobt:
...Fu allora che lasciai un'apertura. Piccolissima. |
Le atmosfere sono abbastanza ben descritte dal punto di vista psicologico, e questo perché O. Lang deve adoperare la prima partita per prendere le misure all'avversario quanto a tecnica e stile. Gli autori sorvolano un po' sul lato tecnico; ma tutto sommato non possiamo lamentarci, dato che s'inventano una variante degli scacchi alquanto complicata.
Poi sarà il turno di Yondl, essere enigmatico, insondabile da parte di O. Lang, pur assistito dall'annotatore. Nella prima partita il terrestre, nonostante ricorra a un tremendo scambio a esca doppia, esce sconfitto. Stavolta non trova punti deboli, e decide di rischiare il tutto per tutto nella seconda.
...Lo avrei impegnato in uno scambio a esca tripla! Non mi illudevo di riuscire a maneggiarlo, almeno non come si deve. Credo che nessuno, umano o veldiano, potesse riuscirci. Ma avrei giocato con tutta la mia abilità, facendo del mio meglio a ogni mossa, e avrei spinto il gioco sempre più in alto sulla scala dell'intricatezza e della difficoltà di comprensione, su, su, fino a che uno di noi si perdesse nei meandri della sua complessità, e cadesse. ... Tutto diventava importante, ogni mossa, ogni manovra, e tutto richiedeva il massimo livello delle mie abilità. Ogni dettaglio mi costringeva a spremere il cervello, per far uscire fino all'ultima goccia tutto ciò che di consapevole si agitava lì dentro. Yondl mi seguiva, di scambio in scambio, di complessità in complessità... |
Ma il terrestre perde. Yondl è un genio! Tuttavia, osservando una caratteristica fisica evidente del Veldiano (la grassezza), e ricordandosi che le donne Veldiane non sono magre, O. Lang formula un'ipotesi che lo aiuterà a risolvere il problema diplomatico.
Partite metaforiche
La prima partita è quella che O. Lang sostiene contro Kalin Trobt, e ha per obiettivo la soluzione dell'enigma Velda, apparentemente insolubile: come auto-costringere i Veldiani a diffondersi pacificamente nei Diecimila Mondi, rinunciando a vendicare il loro onore, leso dai terrestri goffi e ignari durante il primo contatto?
La posta in gioco, en passant, è la vita (O. Lang sarà giustiziato - e te pareva...) ma è anche e soprattutto la vita di tutti i terrestri della Confederazione! I Veldiani infatti hanno già dimostrato che con una sola delle loro navi riescono a sterilizzare interi pianeti.
Il secondo match è quello con Yondl. La coppia di partite a putkia rappresenta, nel suo insieme, una sorta di prima partita, quella che a O. Lang serve perdere, ma che gli fa guadagnare informazioni vitali: "losers keepers, winners weepers" (capirete dopo).
l'edizione americana dell'antologia
Scacchi come mezzo di comunicazione universale
Gli scacchi sono una lingua franca, come la matematica. Infatti servono a colloquiare quando non si parla la stessa lingua. Un tema in comune con Uomini Marziani e Macchine di Russell (Urania 524) e Onorevole Avversario di Simak (antologia Gli Extraterrestri, Bompiani).
Scacchi come veicolo di contatto diplomatico
Parecchi anni dopo verranno due grandi protagonisti di quest'altro topos: il gesuita Padre Francisco e l'ambasciatore Jernau Gurgeh (vedi appresso).
Scacchi come apportatori di felicità
...Yondl non si fermò un attimo. Mi teneva testa mossa dopo mossa. I suoi pallidi occhi sembrarono acquistare una lucentezza azzurra. Mi resi conto, con enorme sorpresa, che quella grassa mostruosità era felice, intensamente felice. |
Una partita a sorpresa...
Questa ve la dirò solo alla fine!
Veniamo adesso a delle curiosità storiche, connesse alla partita a sorpresa finale.
LE VERSIONI IN INGLESE DI SECOND GAME
Non si tratta di ristampe, si tratta proprio di nuove versioni. Infatti l'opera andò via via crescendo. La prima edizione di Second Game apparve come racconto lungo sul numero di Febbraio 1958 della rivista Astounding:
Questa è la versione rieditata nel Mammoth Book già visto, poi tradotta in italiano dalla Edgar.
Nel 1962 il racconto fu riscritto e ampliato fino a circa 33.000 parole (circa il doppio dell'originale). Gli fu cambiato il titolo, che divenne però più banale: Cosmic Checkmate. Uscì come volume autonomo. Mai tradotto in italiano.
seconda versione del romanzo
L'esperto americano Rich Horton afferma che la storia è praticamente la stessa. Gli autori si sono limitati ad ampliare un po' dappertutto le cose, senza però aggiungere sottotrame sostanziali, se si eccettua una storia d'amore a carico di O. Lang.
Cosmic Checkmate venne ulteriormente ampliato a 56.000 parole, e nel 1981 uscì daccapo come volume autonomo, edito dalla DAW, però con il vecchio titolo (molto più pertinente) Second Game. Mai tradotto in italiano.
"Losers keepers, winners weepers"
Come dire: "Guai ai vincenti, piangeranno".
In questa versione il nome del pianeta passa da Velda a Veldq , meno femminile e più alieno; mentre Robert O. Lang diventa Leonard Stromberg. |
Beh, col sesso alieno non si scherza facilmente! Capolavori come Gli Amanti di Siddo di Farmer arrivano solo una tantum...
A questo punto, conclude Rich Horton, forse proprio la versione originale 1958 di Second Game era la migliore. Magari le mancava una storia d'amore. Sia come sia, resta il rimpianto per un grande romanzo che non c'è mai stato.
Per concludere, aggiungo che Charles de Vet, da solo, scrisse il sequel Third Game, pubblicato come racconto nel febbraio 1991 su Analog.
23 anni dopo i fatti della Seconda Partita, ci sono gravi problemi sociali su Veldq, generati dalla minoranza oppressa dei Kismans. Leonard Stromberg e suo figlio Kalin Stromberg (nato dalla relazione con la Veldqana del secondo libro) sbarcano sul pianeta per dare una mano. Incontreranno prove durissime, sempre a causa della violenza della filosofia Veldqana, e ci sarà anche un'altra storia d'amore, anche più hot. Padre e figlio troveranno la soluzione, che prevede giustizia per la minoranza oppressa ispirandosi all'antica Costituzione degli Stati Uniti d'America. |
Charles De Vet (1911-1997)
"Ho vinto io. La seconda versione è quella che vale!"
Catherine MacLean (1925-)
"No, ho vinto io. Campo ancora!"
LA SECONDA PARTITA PROVA GENERALE DI UN GRANDE ROMANZO
Non sono stato il solo, dunque, ad aver avuto la netta impressione che da questo romanzo breve si sarebbe potuto trarre un lavoro di ben altro respiro.
Troppi orizzonti si ampliavano, con gli scacchi veicolo di comunicazione con alieni. E vasti concetti di società complesse come la Confederazione dei Diecimila Mondi stavano veramente stretti, in quaranta pagine. La società di Velda, il gioco delle Putkie, il maestro O. Lang... tutto gridava un approfondimento.
Anche il commentatore Rich Horton è stato d'accordo; e gli stessi autori hanno tentato di rimediare a tutto questo... hanno tentato, e hanno incontrato i loro limiti.
A questo punto devo per forza supporre che con noi sia stato d'accordo qualcun altro. Un Pezzo da Novanta. Un grande scrittore SF, capace di affrescare una saga su una grande società, su una grande Cultura di millantamila mondi. Una grande Cultura.
LA CULTURA. Ricordate?
Quando il gioco si fa duro, i duri scendono in campo. E il duro c'era. IAIN BANKS.
Ebbene, io penso che LA SECONDA PARTITA abbia funzionato da spunto per L'IMPERO DI AZAD.
"In questo libro ci sono parecchie idee da sviluppare in modo vasto e professionale, e farne un grande romanzo": è quanto deve aver pensato un fior di scrittore come Banks.
LA PARTITA A SORPRESA... FRA I DUE ROMANZI
La SECONDA PARTITA |
L'IMPERO DI AZAD |
Fritz O. Lang, maestro di scacchi-putkia |
Jernau Gurgeh, grande maestro di scacchi e giochi |
Scacchi-Putkia, più complessi degli scacchi |
Azad, immensamente più complesso degli scacchi |
Fritz O. Lang è assistito da un annotatore |
Jernau Gurgeh è assistito dal protocollare Flere-Imsaho |
I Diecimila Mondi, società pacifica |
LA CULTURA, società multigalattica pacifica e liberale |
VELDA (VELDQ), società assolutista e competitiva |
L'IMPERO, società assolutista e competitiva |
VELDA va in contrasto inevitabilmente con i Diecimila Mondi |
L'IMPERO va in contrasto inevitabilmente con la CULTURA |
O. Lang viene mandato in missione diplomatico-pacifica |
Gurgeh viene mandato in missione diplomatico-pacifica |
egli userà il gioco come mezzo di contatto |
egli parteciperà al grande Torneo di Azad |
O. Lang sconfigge man mano i migliori giocatori |
Gurgeh sconfigge man mano i migliori giocatori |
O. Lang batte il grande maestro Vlosmin |
Gurgeh batte il grande maestro Bermnoja |
Kalin Trobt, comandante di Velda, secondo grande giocatore di Putkia |
Nicosar I, imperatore e primo giocatore di Azad |
O. Lang viene trattato come spia |
Gurgeh viene controllato |
O. Lang viene imprigionato |
Gurgeh è oggetto di intrighi a corte |
O. Lang è sfidato da Trobt (secondo giocatore) a scacchi-putkia |
Gurgeh viene sfidato da Nicosar I (primo giocatore) ad Azad |
O. Lang è sfidato da Yondl (primo giocatore) a scacchi-putkia |
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O. Lang sconfigge Trobt |
Gurgeh viene sconfitto/sconfigge Nicosar I |
O. Lang perde con Yondl |
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VELDA crede di vincere |
L'IMPERO crede di vincere |
I Diecimila Mondi assorbono VELDA |
La CULTURA assorbe l'IMPERO |
Troppi, come vedete, sono i punti di contatto, perché si tratti di una semplice coincidenza.
Si vede chiaramente che Banks ha scritto una versiona ampliata e migliorata, partendo dalle idee base della Seconda Partita e addizionando altre idee originali, come la formazione di Gurgeh, il lungo viaggio, i robot assistenti; e poi molti intrighi, l'Incandescenza e vari colpi di scena finali, nonché tutta la sostanza e i momenti scacchistici.
E le Putkie diventano Azad. Un romanzone!
Ma la prospettiva si eleva ulteriormente. L'Impero di Azad fa parte di un'intera saga di romanzi ambientati nello stesso Universo della Cultura, nel quale agiscono da protagonisti non solo esseri umani o alieni, ma anche esseri preter-umani. In altre parole, entità come le navi senzienti!
Insomma Banks ha scritto lui quel vero capolavoro scacchistico (in senso lato) che non era riuscito ad essere il romanzo breve di MacLean e De Vet.
...E così, la Seconda Partita l'ha vinta lui.
Ma per esserci una buona partita, dall'altro lato ci devono essere per forza dei buoni giocatori...
Ed io voglio immaginare che alla fine, alzandosi dalla scacchiera, una cordiale stretta di mano Banks gliel'abbia data, ai due vecchietti.
ll Custode
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